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Amla

INDIAN GOOSE BERRY L’Amla è una pianta arborea di piccole o medie dimensioni appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae originaria dell’India che cresce nelle zone tropicali e subtropicali del Sud-Est asiatico. Il nome deriva sanscrito “ Amalaki ” che viene tradotto come “immortalità”, “curatrice” ed è proprio a questa traduzione che si deve la nomea di “frutto della giovinezza” o “dell’immortalità”. L’albero di Amla (o albero di Malacca) è considerato sacro dagli indù in quanto si crede che la divinità Vishnu dimori in essa. In altre credenze indù, si dice che l’Amla abbia avuto origine dalle gocce di Amrit che si riversarono accidentalmente sulla terra, a causa della lotta degli dei e dei demoni dopo ksheera sagar manthan. Questa credenza religiosa afferma che guarisce quasi ogni malattia ed è anche efficace nell'estendere la longevità della vita. Nella tradizione buddhista sanscrita, invece, metà del frutto di amalaka era il dono finale del Sangha buddhista ...

Gel ai Semi di Psillio

IL G.S.P. Lo psillio (Plantago afra) è una una pianta erbacea officinale appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae,  diffusa nel bacino del Mediterraneo. Si tratta di una pianta erbacea con infiorescenza a spiga e semi di colore bruno. Il principio attivo principale è il glicoside aucubina, ma contiene anche polifenoli, polisaccaridi mucillagini, vitamina C, silice, potassio e zinco. V iene coltivata principalmente per i suoi semi che costituiscono un efficace ed innocuo lassativo naturale ( OVVIAMENTE PREVIO CONSULTO MEDICO ) e possono essere utilizzati come rimedio esterno di punture di insetti e lievi ustioni. OCCORRENTE • 30gr di semi di lino (equivalente di circa due cucchiai)  • 100/150ml di acqua o infuso/decotto a scelta (equivalente di circa un bicchiere) • colino a maglia larga  PROCEDIMENTO Vi sono due metodi altrettanto validi per estrarre il gel dai semi di Psillio, l’estrazione a freddo e l’estrazione a caldo...

Il picramato di sodio nell'henné

PICRAMIC ACID Oggi siamo qui a parlare di un’argomento che nasce come semplice voce di un’ articolo , ma di cui vi molto da diffondere e che quindi ha richiesto uno spazio tutto suo! Il titolo parla chiaro e sicuramente ne avrete già sentito parlare, ma siete sicuri di avere le idee ben chiare sull’argomento ? COS'È?   Il picramato di sodio (sodium picramate) è un colorante sintetico di colore rosso spesso addizionato alla polvere di henné. Viene usato per ottenere colorazioni più intense rispetto a quelle ottenibili con pura Lawsonia inermis (unico vero e proprio henné), per annullare i tempi di ossidazione e accelerare la posa necessari per il rilascio del pigmento, ma soprattutto per freddare in breve tempo il tono. Viene in genere addizionato a polvere di Lawsonia dal basso potere tintorio, o di scarsa qualità, ma lo si può trovare anche in henné di qualità, destinati anche ai saloni di bellezza (poiché appunto aiuterebbe a diminuire i tempi di posa della pas...

Henné: tono caldo

I TONI CALDI DELL'HENNÉ In questo documento tratteremo la Lawsonia Inermis, vero e proprio henna/henné nelle sue tonalità calde. Gli henné dal tono caldo in genere hanno origine in Nordafrica. I più conosciuti e apprezzati provengono da Marocco ed Egitto, possono dare tonalità che virano dall'arancione alle tonalità più scure del rame.  Il colore finale è però dipeso da vari fattori. Qui un esempio di henné sottoposto a luce diretta ed indiretta gentilmente fornitoci da Beatrice Gagliardi Primo fra tutti la base cui si andrà a sommare la Lawsonia. L'henné infatti, essendo una colorazione naturale, agisce tono su tono , quindi non andrà a schiarire i capelli, ma vi si sovrapporrà. Pertanto su basi chiare sarà possibile ottenere colori vivi e accesi, in grado di eguagliare i rossi naturali, mentre più la base è scura meno il riflesso spiccherà negli spazi poco illuminati, dando comunque un colore sgargiante alla luce del sole!  Il Lawsone, molecola tintoria...

Henné: tono freddo

I TONI FREDDI DELL'HENNÉ In questo documento tratteremo la Lawsonia Inermis vero e proprio henné , nelle sue tonalità fredde: "rosso ciliegia" e "rosso violaceo". Gli henné dal tono freddo in genere hanno origine in Asia, i più conosciuti pertanto provengono da India, Pakistan e Iran e possono dare tonalità che virano dal rosso scarlatto all'indaco. Tuttavia in pochi sanno che l’intensità della tonalità dipende anche dalla percentuale di Lawsone contenuta nelle foglie del nostro henné . Le foglie con un alta percentuale di Lawsone sprigionano più pigmento e vengono contraddistinsi dalla dicitura Body Art Quality (BAQ), sono dunque generalmente destinati all’utilizzo cutaneo -per la creazione dei famosi Mehndi-, ma ciò non è di certo un limite, anzi..!   Il colore finale è però dipeso da vari fattori. Qui un esempio di henné sottoposto a luce diretta ed indiretta gentilmente fornitoci da Annapaola Bucciarelli  Primo fra tutti la base cui s...