Passa ai contenuti principali

Preparazione di Henné ed Erbe

PREPARARE LA PASTELLA


In questo articolo, come presagito dal titolo, vi guideremo passo dopo passo nella preparazione della pastella di henné ed erbe cosmetiche, svelando tutto quello che c'è da sapere sugli impacchi con "erbette"!



OCCORRENTE 

Ciotola e mestolo: potete usare il contenitore che più preferite (ciotole, tazze, vaschette del gelato o simili) ed un mestolo, cucchiaio o frusta da cucina (quella per sbattere le uova) a patto che siano in materiale di plastica, ceramica o acciaio inox. Il metallo è vietato solo in caso di henné ed erbe non puri (contenenti dunque picramato di sodio o ppd) questo onde evitare che i metalli, presenti all'interno della nostra polvere non pura, reagiscano con quelli dell'oggetto usato causando spiacevoli colorazioni verdastre.


Ovviamente questa limitazione si ferma agli henné ed erbe non puri, tuttavia -come visto con il caso Red Kamala-, a meno che le polveri in questione non presentino certificazioni, non avremo mai la certezza di trovarci di fronte ad un prodotto puro. Pertanto,  io personalmente diffido e preferisco prevenire evitando il metallo a priori.


Setaccio: è un strumento facoltativo, a dir la verità. Viene usato per setacciare gli henné o erbe cosmetiche particolarmente sabbiose o contenenti legnetti. Oppure per evitare la formazione di grumi nella pastella durante la preparazione, proprio come consueto in cucina!



Bilancia: pesare le nostre erbe con la bilancia da cucina, è un atto facoltativo, molti infatti preferiscono andare ad occhio e si basano sul numero di cucchiai usati. Ma in caso di mix tintori è utile calcolare le percentuali di erbe usate, in quanto ci aiuterà nella ricerca del tono desiderato tenere conto degli esperimenti fatti in precedenza. 



Primer: come per il setaccio, frullare la nostra pastella per renderla priva di grumi e vellutata è un'azione facoltativa, ma molto apprezzata, sopratutto nella preparazione del Methi, Sidr o di Malva e Althea. 


Guanti: a meno che non si abbiano ferite o patologie che ne obblighino l’uso i guanti sono facoltativi in caso di impacco non tintorio. Noi, per un motivo ecologico, consigliamo quindi di evitare gli sprechi!
In caso di impacco tintorio sono invece obbligatori. Da prediligere quelli in lattice, nitrile o plastica, si sconsigliano i guanti in gomma in quanto potrebbero creare attrito e tirare i capelli durante l'applicazione. Molto apprezzati sono i guanti in nitrile, facilmente lavabili e riutilizzabili! È possibili utilizzare anche i guanti in plastica per alimenti, quelli che troviamo al supermercato nei reparto frutta e verdura, poiché di riciclo e a costo zero!



Pellicola per alimenti: indispensabile per evitare che il nostro composto secchi è la copertura! Avvolgere i capelli nella pellicola per alimenti è una pratica molto diffusa, ma non l'unica! È possibile utilizzare cuffie di plastica (apprezzate perché riciclabili), purché non lascino traspirare l'aria, ma che non stringano troppo! 
Un'altra soluzione ecologica è sfruttare i sacchetti per alimenti, o per la spesa, biodegradabili. Purtroppo non sarà una chiusura ermetica, tuttavia è possibile evitare il filtraggio d'aria fissando il sacchetto alla testa utilizzando una fascia elastica.



Copricapo: Il copricapo, preferibilmente un capelli di lana, ma addatte all'uso anche le cuffie in microfibra (alternativa vegan) serviranno a tener ben coperto il nostro turbante ed a riscaldere il nostro impacco favorendone il rilascio di proprietà e/o colore.


Bacinella: viene utilizzata durante il risciacquo della pastella. Serve primariamente a raccogliere l'acqua che, sporca di erbe, potrebbe intasare le tubature del vostro bagno, ma per un consumo di acqua minore consigliamo vivamente questo step!
Consiste nell’usare il recipiente per immergere i capelli nell'acqua facilitando il risciacquo non per tutti semplice. Vorremmo poter dire che si tratta di un'azione facoltativa, ma dovrebbe ormai essere di prassi visto che il pianeta è alle strette.
In alternativa all’apposita bacinella è possibile utilizzare secchi o recipienti abbastanza capienti che si adatti all'uso.




Spray: questo strumento è necessario solo in caso di impacco sulla cute del viso. Per evitare che il composto secchi sul viso è necessario vaporizzare dell'acqua calda con uno spruzzino. Vi è l'alternativa di coprire il viso con un panno umido e caldo, in modo che il composto si mantenga idratato, ma vi invaliderà nei movimenti, costringendovi ad una posizione quasi inerme.



QUALI ERBE POSSO USARE? 

Tutte le erbe che volete, senza restrizioni, avendo sempre l'accortezza di rispettarne la preparazione, se più complessa. Il Methi, ad esempio, ha una preparazione più lunga e diversa rispetto alle altre erbe cosmetiche, pertanto sarà da preparare a parte per poi venire aggiunto al resto della nostra pastella! È possibile utilizzare le erbe cosmetiche singolarmente o miscelate fra loro al fine di creare un mix che soddisfi le nostre richieste!


Possiamo utilizzare le erbe cosmetiche per stimolare la crescita dei capelli e contrastarne la caduta eccessiva, per regolare la produzione di sebo di capelli e pelle, per controllare la forfora, per dare volume, per irrobustire il fusto capillifero (per ispessirlo ed aumentarne il diametro è necessaria la Lawsonia!), per lavare, condizionare e profumare i capelli. Od ancora per il trattamento di pelli impure, secche, per pulire la pelle in profondita ed illuminare l'incarnato. 

Le erbe cosmetiche hanno più proprietà, pertanto in genere si consiglia di approcciarsi alle erbe scegliendole in base alle esigenze di cute e capelli, ma ciò non significa che dobbiate limitarvi solo alle erbe che più potrebbero aiutarvi, potete spaziare in questo mondo muovendovi come più preferite! 

Per facilitarvi la selezione delle molteplici erbe cosmetiche presenti attualmente in commercio vi lasciamo l'apposita tabella da noi creata! Vi ricordiamo inoltre che sulla scheda tecnica del prodotto presente negli e-commerce che rivendono erbe cosmetiche è possibile trovare molte informazioni riguardo, fra le quali le loro proprietà, preparazione ed utilizzi! 
Per quanto riguarda le erbe tintorie da aggiungere ad henné (Lawsonia) tono freddo e tono caldo, Cassia e Indigo vi rimandiamo al loro rispettivo documento. 



QUANTA POLVERE USARE?


Purtroppo non è possibile stabilire una quantità di utilizzo di erbe univoca, in quanto varia in base a quanto solo lunghi e folti i capelli, alla tipologia cui appartengono (ricci; lisci; mossi), dallo spessore e da altri fattori relativi alla polvere che andremo ad usare.
Tuttavia, per quanto riguarda esclusivamente (poiché per impacchi e lavaggi è possibile creare pastelle meno dense, risparmiando prodotto) la tintura con henné o erbe tintorie, azzardiamo sbilanciandoci con la seguente legenda (ispirata alle indicazioni della nota azienda italiana "Le erbe di Janas").
Si tratta comunque di dosaggi indicativi, pertanto non sono poi così attendibili! Inoltre, personalmente, consiglio di preparare un quantitativo maggiore rispetto a quanto presupposto in quanto è più semplice congelare la pastella avanzata che ritrovarsi l'impacco tintorio su di una sola porzione di chioma. 


Per chi ha molti capelli:

capelli molto corti circa: 40g
capelli corti circa: 60-70g 
capelli simil caschetto circa: 80-90g
capelli alle spalle circa: 100-130g
capelli oltre le spalle circa: 150-180g
capelli a metà schiena circa: 200-230g 
capelli alla vita circa: 250-280g 
capelli oltre la vita circa: 300-330g 


Per chi ha pochi capelli:

capelli molto corti: circa 30g
capelli corti: circa 50g
capelli simil caschetto: dai 70/80g
capelli alle spalle: circa 90/100g
capelli oltre le spalle: circa 100/130g
capelli a metà schiena: circa 150/180g
capelli alla vita: circa 200g
capelli oltre la vita: circa 250/300g



QUANTE VOLTE USARE LE ERBETTE?


Ovviamente ogni volta che vogliamo, tenendo sempre conto del fatto che non si dovrebbe superare la media di un impacco alla settimana o più. 
Se, invece, le si stesse usando per un motivo particolare come contrastare la forfora o la caduta eccessiva, per stimolarne la crescita o risolvere irritazioni è consigliato usarle ad ogni lavaggio. Se trattasi di erbe contenenti saponine è possibile utilizzarle al posto dello shampoo, in caso contrario è comunque possibile unirle alle suddette erbe per un lavaggio curativo. 



COME PREPARO LA PASTELLA?


Preparare le erbe è veramente semplice! Una volta scelte le erbe cosmetiche queste andranno unite all'acqua calda (anche qui la quantità di acqua va valutata di volta in volta in quanto cambia in base all'erba usata, al marchio, al lotto del prodotto ed alla temperatura esterna), ma non bollente, affinché essa possa attivare il potere tintorio. Poi andranno mescolate finché la nostra pastella non avrà una consistenza liscia ed omogenea, priva di grumi! Per evitare di creare una pastella troppo liquida, colante, o troppo densa, quindi difficile da spalmare, è bene aggiunge l'acqua poco a poco, mescolando nel mentre, fino a creare una crema morbida dalla consistenza simile a quella di uno yogurt. Ed eventualmente filtrare prima la polvere e frullare poi il composto con il primer! 
L'acqua non è il solo elemento con cui possiamo preparare la nostra pastella. È possibile sostituirla parzialmente o totalmente dai gel (es: di aloe, di semi di lino, di amido o fecola) purché siano caldi! O dagli infusi, che però ricordiamo se ossidati perdono proprietà ed essendo prevalentemente acidi potrebbero non essere compatibili con alcune erbe tintorie (ad esempio l'Indigo, che predilige un ambiente dal neutrale all'alcalino). 



OSSIDAZIONE DELLE ERBE COSMETICHE

L'ossidazione letteralmente è una reazione chimica di combinazione con l'ossigeno conseguente ad una prolungata esposizione all'aria, ma nel mondo delle erbe viene intesa come il tempo che trascorre a riposo la nostra pastella prima dell'applicazione. 
Le erbe cosmetiche non richiedono un lungo riposo, pertanto il nostro composto andrà ben coperto (con pellicola per alimenti o coperchio se il contenitori ne dispone), onde evitare di vanificarne potere tintorio e/o proprietà, e lasciato ossidare 10-15 minuti massimo. C'è comunque chi preferisce evitare l'ossidazione e procedere direttamente con la posa, sopratutto in caso di impacco lavante o tintorio, pertanto la scelta è soggettiva e/o dettata dalla circostanza! 
Per quanto concerne l'ossidazione di henné tono caldo/tono freddo, Indigo e Cassia vi rimandiamo ai rispettivi articoli! In caso si volessero aggiungere erbe tintorie al nostro cosiddetto "henné" è consigliato prepararle a parte ed aggiungerle alla pastella di henné solo quando essa avrà concluso il riposo, onde evitare di perder il rilascio di pigmento e/o proprietà delle nostre erbe! 



COSA POSSO AGGIUNGERVI?

Oli Essenziali: alla nostra pastella è possibile aggiungere dalle 2/3 alle 10/15 gocce di olio essenziale, in base alla quantità di pastella ottenuta,  per beneficiarne delle proprietà. È meglio non eccedere con gli oli essenziali, in quanto potrebbero risultare irritanti per la cute, pertanto in caso di impacchi contenuti è bene limitarsi a poche gocce! In caso di impacchi che richiedano grandi quantità di pastella, ad esempio i 100g di polveri, saranno necessarie 10 gocce, o poco più, ma si tratta di una pastella voluminosa! 
Nella pastella di erbe tintorie sono molto apprezzati l'o.e. di Lavanda, Tea Tree, Malaleuca, Cajeput e Niaouli in quanto contengono in alta concentrazione di terpeni che favoriscono il rilascio di pigmento! 



Miele/Zucchero: anche miele e zucchero sono ingredienti graditi, essi favoriscono l'idratazione del capello in quanto umettanti. Bisogna però fare attenzione al miele, in caso abbiate un capello idratato esso, essendo igroscopico, potrebbe assorbirne l'acqua facendo l'opposto dell'effetto desiderato. Capelli sani pertanto dovrebbero limitarne l'uso e soprattutto utilizzarne piccole dosi. 




Oli: nell'henné -o nelle erbe tintorie- è meglio evitarli, poiché filmano il capello compromettendo la resa tintoria delle erbe. Ciò però non è sempre così! In alcuni casi è possibile aggiungere moderatamente oli alla pastella senza comprometterne la colorazione, pertanto conviene sperimentare! 
Per quanto riguarda le erbe cosmetiche invece è preferibile evitare l'utilizzo di oli, ma ciò non è una regola ferrea. Molti aggiungono poche gocce d'olio nella loro pastella beneficiando comunque delle proprietà di entrambi! Molto apprezzati negli impacchi pre shampoo.  




Uovo: per il lavaggio con l'uovo è possibile utilizzare esclusivamente il tuorlo, avendo cura di togliere la pellicina che lo circonda per vanificarne l'odore sgradevole. Questo perché contiene lecitina che da un punto di vista chimico è un fosfogliceride dunque presenta una frazione lipofila e l'altra idrofila. La prima si legherà al sebo della cute e la seconda lo asporterà durante il risciacquo! 
Ma non solo. Grazie alla sua duplice natura la lecitina ha diverse altre funzioni: emulsionante (permette di mescolare tra loro sostanze altrimenti immiscibili), solubizzante (permette di dissolvere olio in acqua) ed umidificante (aiuta le polveri a sciogliersi più velocemente nell'acqua).
L'albume però non è da scartare, essendo composto da proteine ed acqua sarà possibile aggiungerlo ai nostri impacchi curativi!



Latte vegetale: Il latte di cocco, ed altri latte vegetale, possono essere aggiunti alle nostre pastelle in quanto, essendo un'emulsione di acqua, proteine ed oli vegetali, avranno un effetto ammorbidente e districante! Essi nutriranno ed idrateranno a fondo le nostre chiome, ma su capelli particolarmente fini o su cute grassa potrebbe appesantire, pertanto in tal caso si consiglia di testarlo moderando le dosi! 




Glicerina: il glicerolo ha funzione umettante ed igroscopica, ovvero è in grado di assorbire l'acqua dall'atmosfera e poi cederla a capelli e pelle durante il contatto pertanto si tratta di un ingrediente idratante! Se aggiunto alla pastella di erbe cosmetiche aiuterà a combattere la disidratazione del capello e la momentanea secchezza post impacco erboso. 

Pantenolo: il pantenolo ha funzione umettante ed è inoltre emolliente e lenitiva nei confronti del cuoio capelluto, poiché in grado di conferire il giusto grado di umidità al capello prevenendo così disidratazione e fragilità. Se aggiunto alla pastella di erbe cosmetiche aiuterà a combattere la disidratazione del capello e la momentanea secchezza post impacco erboso.



ATTENZIONE: TOUCH TEST

Il touch test, ovvero tocco di prova, è un test preventivo che permette di verificare la sensibilità della cute a contatto con un determinato prodotto. Consiste nell'applicare una piccola quantità di prodotto su di una zona del del corpo, in genere nell'interno braccio o dietro l'orecchio, 48h prima dell'utilizzo effettivo del prodotto in questione. 
Il touch test delle erbe cosmetiche può essere più sbrigativo, basterà infatti tenere la piccola quantità di pastella per 30 minuti a contatto, se entro questo lasso di tempo non compaiono effetti indesiderati è possibile procedere con la stesura. Tuttavia rimane comunque più saggio attendersi alle 48h consigliate. 



APPLICAZIONE A CAPELLI SPORCHI O PULITI?
UMIDI O ASCIUTTI?

Le erbe cosmetiche contenenti saponine possono essere usate in sostituzione dello shampoo, dunque vista la funzione lavante che svolgono andranno utilizzati a capelli sporchi. Se usate come impacco tintorio invece, onde evitare che sebo e sporco intacchino la presa del pigmento, andranno necessariamente a capelli puliti.
In caso il nostro volesse essere un impacco curativo la preferenza è soggettiva. Può essere applicato pre-shampoo o post shampoo, esiste, però, una scuola di pensiero che reputa controproducente il lavaggio dei capelli dopo un impacco con erbe, in quanto esse verrebbero lavare via dai tensioattivi. 
Le erbe cosmetiche possono essere applicate a capelli asciutti o umidi, la preferenza anche qui è soggettiva, tuttavia, in caso di capelli o cute secca si consiglia l'applicazione su capello umido in quanto le erbe tendono a seccare momentaneamente (nulla di cui preoccuparsi troppo, affronteremo l'argomento poco più giù!). 



COME APPLICARE LE ERBE COSMETICHE E/O TINTORIE 

Applicare la pastella di erbe cosmetiche non sempre è un impresa facile. C'è chi è più pratico e riesce a mani nude (in caso di impacco tintorio sempre coperte dai guanti!) o chi lo applica come una tinta ovvero aiutandosi col pennello. Qualunque sia il vostro metodo vi sono comunque degli step comuni che affronteremo.

Specialmente in caso di erbe tintorie è consigliato indossare abiti usurati o mal messi, di cui comunque non vi importi. Le prime volte potreste non aver dimestichezza (che verrà con la pratica) con le erbe, pertanto potreste essere goffe durante la stesura o creare pastelle colanti che andrebbero a macchiare gli indumenti indossati durante la stesura e la posa.  Per lo stesso motivo è bene coprire con un panno tutte le superfici porose o comunque a “rischio macchia” poiché durante la stesura potrebbero cadere a terra o sul mobilio frammenti di pastella. 
A differenza di una tinta sintetica, l’henné e le erbe richiedono un’accurata applicazione. La pastella dev’essere stesa ciocca per ciocca e questo richiede praticità e tempo, per ovviare al problema sono state create nel tempo apposite tecniche. 

Il metodo più utilizzato prende il nome di chignon o piramide. E consiste nel creare un vero e proprio turbante di henné/erbe, strategicamente posizionato in cima alla nuca, per non pesare troppo sulla testa.
Iniziando dai capelli “più in alto” prendi una ciocca larga circa 5 cm dalla parte posteriore centrale della testa, separala dagli altri capelli (eventualmente con l'aiuto del pettine), ed applica 1-2 cucchiai (2-4 g) di henné sulle radici. Distribuiscilo gradualmente verso il basso, fino alle punte, aggiungendone altro se è necessario. L'henné non si spalma facilmente come le normali tinte, quindi accertati che i capelli siano completamente saturi prima di proseguire oltre.
Quando la prima ciocca è completamente coperta di henné, attorcigliala su se stessa un paio di volte per creare un piccolo chignon. La pastella è piuttosto appiccicoso, quindi non farai fatica a farlo rimanere in posizione.

Continua con lo strato superiore di capelli; prendine un'altra sezione larga 5 cm, accanto alla prima. Applica l'henné sulle radici con le dita o con il pennello, quindi distribuiscilo progressivamente fino alle punte, aggiungendone dell'altro se è necessario. Attorciglia e avvolgi la ciocca intorno allo chignon creato in precedenza. Avvolgila su stessa un paio di volte, quindi arrotolala intorno allo chignon che hai creato con la prima ciocca di capelli. Continua ad applicare l'henné sul resto dei capelli. Procedi con una piccola sezione alla volta, come hai fatto finora. Spostati verso la fronte, applicando l'henné sui capelli di entrambi i lati della testa. Continua con delle ciocche larghe non più di 5 cm per riuscire a distribuire la miscela uniformemente. Quando hai ultimato lo strato superiore di capelli, ripeti lo stesso processo con quello inferiore e prosegui finché non hai finito. Quando tutti i capelli saranno stretti in questo chignon di erbe ritocca i capelli lungo l'attaccatura. Dopo che ogni ciocca è stata coperta di henné e avvolta intorno al primo chignon, controlla i capelli lungo la fronte, le orecchie e la nuca e aggiungi dell'altro colore dove lo ritieni necessario. Infine controlla anche le restanti zone delle radici.

Esiste una variante di questa tecnica, il metodo dei bun. Come presagisce il nome si differenzia di poco, ovvero nel numero degli chignon eseguiti. Generalmente, infatti, i capelli vengono divisi in due sezioni (alle volte quattro) e, come spiegato poc’anzi le ciocche cosparse di henné una intorno all’altra fino a creare due o più bun. 

Qualunque sia il vostro metodo d'applicazione immancabile è la copertura del nostro impacco con l'ausilio della cuffia/pellicola ed eventualmente del copricapo! 



PASTELLA PER LA PELLE

Come sappiamo le erbe cosmetiche possono essere utilizzate anche per il trattamento della pelle! La preparazione è la medesima, si differenzia però l'applicazione. La pasta di erbe va applicata su pelle ben pulita e asciutta (per farlo possiamo usufruire di un pennello da maschera). Come per l'impacco per capelli dovremo tenere la pasta umida sul viso. Per evitare che si secchi è possibile inumidirla  vaporizzando sul viso dell'acqua utilizzando uno spray. In alternativa è possibile tenere il viso umido affidandoci all'ausilio di un panno umido poggiato sul viso.
Il tempo di posa è di 15/20 minuti, una volta scaduto il tempo a disposizione andremo a risciacquare abbondantemente con sola acqua e finalizzeremo procedendo con la nostra solita routine!



COME LAVARE VIA LE ERBE?
SHAMPOO E BALSAMO SÌ O NO?

Uno degli errori più comuni è quello di lavare via l'impacco tintorio o meno con lo shampoo per evitare residui sabbiosi sulla cute e fra i capelli. Questo, come dicevamo prima, potrebbe vanificare l'impacco fatto in precedenza, o, in caso di impacco tintorio, comprometterà la presa e la durata del colore. Per quanto riguarda l'henné il lavaggio con tensioattivi andrà a sfavore dell'ossidazione della Lawsonia legatasi al nostro capello. Ci teniamo a ricordare infatti che l'henné ossida sui capelli nei giorni successivi, durante questo processo il colore si assesterà ed eventualmente virerà quasi impercettibilmente il tono.
Gli impacchi con erbe cosmetiche vanno sciacquati via con sola acqua. Si tratta di un'operazione lunga e poco ecologica vista la quantità di acqua che richiede, ma soprattutto potrebbe compromettere l'integrità delle nostre tubature, intasandole. Per ovviare questo problema è quindi opportuno avvalersi di una bacinella o un recipiente (adeguatamente capiente) simile. 
Questo recipiente andrà riempito d'acqua e la testa, avendo la palese accortezza di tenere il viso ben lontano dall'acqua, vi dovrà essere immersa. Così facendo la pastella si smollerà più facilmente e, aiutandovi con le mani, riuscirete a liberarvi della maggior parte del composto in breve tempo!Se necessario l’operazione potrebbe dover essere ripetuta. Successivamente i capelli andranno sciacquati con acqua corrente (cercando di far cadere l'acqua "sporca" di erbe nella bacinella) prediligendo il lavaggio della cute, affinché possiate assicurarvi un lavaggio adeguato. 
Il contenuto della bacinella potrà poi essere scaricato nel wc (tranquilli non si intaserà, di norma ha a che fare con masse maggiori!) oppure all'aria aperta, in caso abitaste in campagna. 
Dopo aver sciacquato via l'impacco è eventualmente possibile applicare il balsamo o la maschera per ammorbidire i capelli (in particolare le chiome più crespe o danneggiate!) risolvendo così la secchezza lampo post erbe!
Di prassi comune deve essere effettuato sempre l'ultimo risciacquo acidificante, ovvero il cosiddetto "risciacquo acido" volto a chiudere le squame del capello rendendolo così lucido e mantenendone la salute!



SECCHEZZA POST ERBETTE: COME COMBATTERLA?

Prima di allarmarsi e precludersi l'utilizzo di erbe ed henné intimoriti da questa fantomatica secchezza c'è da presagire una cosa: è occasionale, ma soprattutto non è permanente! Bisogna tenere conto si tratta pur sempre di erbe miscelate ad acqua che, seppur ricca di proprietà, è pur sempre una fanghiglia (fatta eccezione per le erbe che contengono un alta percentuale di mucillagini). Pertanto il loro utilizzo può seccare -o indurire- i capelli, ma non è un problema irrisolvibile! 
Per ovviare la secchezza post impacco con erbe, o henné, in genere è sufficiente utilizzare il balsamo -o la maschera- dopo aver sciacquato via l'impacco oppure utilizzare il miele nella preparazione.
Tuttavia, in caso abbiate capelli secchi e provati di loro questi piccoli accorgimenti non potrebbero bastare. È possibile attenuare o risolvere il problema preparando le erbe con un gel idratante!
Anche il leave-in può essere d'aiuto, ma ricordiamo che in caso di impacco tintorio esso potrebbe compromettere la resa del colore, in quanto potrebbe contribuirne allo scarico.



ESISTE UN ALTRO MODO PER PREPARARE LE ERBE? 

La domanda è ovviamente retorica poiché sì, è possibile e questi metodi prendono il nome di decotto ed oleolito (a breve sul blog)!





Commenti

Post popolari in questo blog

Il picramato di sodio nell'henné

PICRAMIC ACID Oggi siamo qui a parlare di un’argomento che nasce come semplice voce di un’ articolo , ma di cui vi molto da diffondere e che quindi ha richiesto uno spazio tutto suo! Il titolo parla chiaro e sicuramente ne avrete già sentito parlare, ma siete sicuri di avere le idee ben chiare sull’argomento ? COS'È?   Il picramato di sodio (sodium picramate) è un colorante sintetico di colore rosso spesso addizionato alla polvere di henné. Viene usato per ottenere colorazioni più intense rispetto a quelle ottenibili con pura Lawsonia inermis (unico vero e proprio henné), per annullare i tempi di ossidazione e accelerare la posa necessari per il rilascio del pigmento, ma soprattutto per freddare in breve tempo il tono. Viene in genere addizionato a polvere di Lawsonia dal basso potere tintorio, o di scarsa qualità, ma lo si può trovare anche in henné di qualità, destinati anche ai saloni di bellezza (poiché appunto aiuterebbe a diminuire i tempi di posa della pas...

Lista Parrucchieri ECO-BIO

PARRUCCHIERI ECO-BIO/ACCETTABILI I n questo articolo vi presenteremo alcuni parrucchieri che utilizzano prodotti accettabili, eco-biologici e/o erbe tintorie. Oltre all’elenco vi saranno fornite informazioni quali indirizzo e numero telefonico di ogni professionista, inoltre, cliccando sul nome del salone scelto, verrete reindirizzati al sito o pagina Facebook dello stesso per ulteriori informazioni. Per un consumo consapevole consigliamo sempre di controllare di persona l’etica della persona cui state affidando i vostri capelli, poiché, aldilà della parola dataci non abbiamo la certezza dell’affidabilità e trasparenza lavorativa. ABRUZZO  L’AQUILA Hair style Marzia Via Giovanni di Vincenzo, 25 Tel.  339 341 1244 VASTO (CH) Cinzia Parrucchieri  Via Roma, 41 Tel.  0873 368954 BASILICATA MATERA D’amelio Raffaele Parrucchieri Via la Martella, 7 Tel. 0835 388103 CALABRIA ...

Gel di pala Fico d'India

OPUNTIA FICUS-INDICA Il fico d’india (cui nome scientifico è Opuntia ficus-indica) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle cactacee al genere opuntia.   Si tratta di una succulenta arborescente che può raggiungere i 4-5 metri di altezza. Il fusto è composto da cladodi (comunemente denominati pale), si tratta di fusti modificati, di forma appiattita e ovaliforme, lunghi da 30cm a 40 cm e larghi da 15cm a 25 cm, che, unendosi gli uni agli altri formano delle ramificazioni. Le pale (cladodi) assicurano la fotosintesi clorofilliana, vicariando la funzione delle foglie. Recenti studi genetici indicano la pianta originaria del Messico centrale. Veniva coltivata e commerciata già ai tempi degli Aztechi, presso i quali era considerata pianta sacra con forti valori simbolici e che prendeva il nome di Nopal.  Da qui si diffuse successivamente come merce di scambio a tutto il Mesoamerica e quindi a Cuba, Hispaniola, e alle altre isole ...